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L’anno del dragone

Il rude poliziotto Stanley White, reduce dal Vietnam, è deciso a fronteggiare il boss rampante di Chinatown con l’aiuto di una giornalista televisiva. Il primo film di Cimino dopo il grandioso flop del bellissimo I cancelli del cielo . Un’impresa non meno folle, controversa fin dal rapporto col produttore De Laurentiis e accusata di razzismo. In verità Cimino crea un personaggio ossessivo e maniacale (Mickey Rourke) e un suo doppio ambiguo e raffinato (John Lone, che sarà poi l’imperatore di Bertolucci e il/la Butterfly di Cronenberg) tuffandoli in una città fiammeggiante, con scene di massa barocchissime. Misantropo, misogino, nichilista, l’esatto contrario dell’epos del film precedente. Già un gran segnale di crisi, che si stagliava come un monolite nei leccati e squallidi anni Ottanta. Da rivedere oggi, per verificare l’effetto che fa. (emiliano morreale)