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Il ladro

Uno dei rari flop (in termini commerciali) del maestro del brivido. A causa di una incredibile somiglianza, un mite e onesto orchestrale viene ingiustamente accusato di aver compiuto una rapina. Arrestato e riconosciuto da più di un testimone, il musicista fatica a dimostrare la propria innocenza, mentre le persone che potrebbero aiutarlo sembrano diventate introvabili. Da un articolo apparso sulla rivista Life, uno dei film più disperati e angoscianti del regista, che si serve dei suoi marchi di fabbrica (come la soggettiva) per far calare lo spettatore nei panni del protagonista (esemplare, in questo senso, la sequenza in cui si ritrova per la prima volta in una cella). Assolutamente perfetto, nel suo ruolo, Henry Fonda, rappresentante ideale dell’uomo medio che si ritrova a vivere un’avventura da incubo dalla quale ne uscirà per sempre segnato.
(andrea tagliacozzo)