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La legge di Murphy

Charles Bronson, diretto da uno dei suoi registi preferiti (J. Lee Thompson), interpreta il solito ruolo del poliziotto dai metodi violenti e sbrigativi. Qualcuno, con l’evidente intenzione di incastrarlo, gli sottrae la pistola e gli uccide l’ex moglie. Ingiustamente messo in manette, il nostro eroe scappa e si rifugia presso un ex collega. Il film, concepito su un cliché ormai collaudato, sembra la brutta copia di decine di altre pellicole interpretate dello stesso Bronson (con in testa quelli della serie de
Il giustiziere della notte
).
(andrea tagliacozzo)