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L’urlo dei comanches

Accusato ingiustamente di omicidio, Davis viene inseguito dallo sceriffo cui sfugge rifugiandosi nell’insidioso territorio dei comanches. Qui salva una donna e suo figlio. Il protagonista (Clint Walker) non è di quelli memorabili, ma la costruzione della vicenda, semplice e lineare, riscatta dall’anonimato l’operazione.

Uno dei tanti western di Gordon Douglas, piccolo e discontinuo autore (ma dal solido mestiere) di B-movies di ogni genere, dalla fantascienza al gangster, dai polizieschi ai bellici. Di lui preferiamo
L’avamposto degli uomini perduti
(1951) e
Rio Conchos
(1965), western notevoli e innovativi, realizzati rispettivamente prima e dopo
L’urlo dei Comanches
. Comprimari d’eccezione Virginia Mayo e Brian Keith, che diventerà famoso come westerner e attore di telefilm.
(anton giulio mancino)