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From hell – La vera storia di Jack lo squartatore

Un giallo ambientato nella Londra vittoriana di fine Ottocento, che rievoca lo spettro di Jack lo Squartatore già visitato da diversi registi. Un tenace ispettore di polizia cerca di far luce su cinque delitti che scuotono il quartiere di White Chapel, ambiguo ritrovo per prostitute e uomini di malaffare. Le indagini del serial killer prendono una piega inaspettata conducendo un catatonico Johnny Depp nell’ambiente della famiglia reale, dove, tra reticenze e minacce, emerge una spaventosa verità: il colpevole si cela all’interno di una fantomatica setta segreta che compie riti esoterici, raccogliendo adepti tra i principali rappresentanti della corte vittoriana. Un’ipotesi originale e ardita che trae spunto da un fumetto
From the Hell
di Campbell- More. Peccato che Allen e Albert Hughes, i due registi del film, abbiano sprecato una potenziale ottima trama travestendola con panni non suoi, forse per ingraziarsi il pubblico giovanile: dialoghi dallo spessore fumettisco, inquadrature funamboliche, immagini virate in rosso o accelerate, dettagli splatter, tutto sembrerebbe infatti ricollegarsi ai must stilistici che hanno fatto la fortuna dei vari Tarantino. L’approssimazione con cui la storia è stata impostata emerge chiaramente da una scelta discutibile dei costumi e dalla creazione di scenografia, per lo più ritoccata pesantemente al computer, che ci ridona l’immagine di una Londra cartonata. L’interpretazione di Johnny Depp, l’ispettore oppiomane, è assolutamente da dimenticare: l’attore americano si muove come un manichino vestito dall’ultimo grido che spende la maggior parte del proprio tempo a rimirarsi nel ruolo, ormai stantìo (ha quasi quarant’anni) del bohemien maudit.
(cristiano biondo)