C

Come te nessuno mai

Silvio è un adolescente liceale romano. Ha una sorella minore saputella e apparentemente un po’ sfigata, il padre ex sessantottino ora borghese inquadrato come la madre, un fratello maggiore in crisi con la fidanzata, e tanti amici. Quello che l’ha già fatto e racconta, con molta fantasia, il suo rapporto con la ragazza e quelli, come lui, ancora vergini. Ma a scuola scatta l’occupazione. Mentre scorre velocemente sullo schermo una panoramica con le principali tribù di adolescenti romani, Silvio lotta con i genitori per passare la notte nella scuola occupata. Più della politica può però Valentina, in crisi con Martino, amico di Silvio. Un bacio nell’archivio della scuola occupata, le chiacchiere di Ponzi, il miglior amico cui ha confidato l’evento, un pugno in un occhio di Martino fanno naufragare la «prima volta» sognata. E anche la notte a scuola. C’è però un’altra ragazza, Claudia, che da «sei mesi pensa a lui». Lei è pensierosa e cupa, ma per Silvio è una tenerissima scoperta… Gabriele Muccino al suo secondo film. Dopo
Ecco fatto,
dove un diciottenne ripetente era alle prese con il primo rapporto serio, Muccino guarda ai sedicenni di fine anni Novanta. Prima di scrivere il film, ha «messo sotto torchio» il fratello minore Silvio e la coetanea Adele Tulli, entrambi nel cast. Per farne un ritratto non banale. Il film si snoda attraverso tre giorni della normale vita di questi ragazzi. Con relative liti in famiglia («A che cosa vi è servito il Sessantotto se siete più borghesi di quelli contro cui combattevate», grida Silvio a mamma Anna Galiena e papà Luca De Filippo), discorsi dei ragazzini sulle coetanee (e viceversa), telefonate a casa dalla questura dopo la retata a scuola, una madre un po’ sconfortata ma che cerca comunque di capire questi figli che stanno crescendo, sesso più parlato (per ora) che praticato, paure, ansie, aspettative, ribellioni. E tanta simpatia (anche se sfugge qualche battuta ai non romani). Buona prova alla regia di Muccino sr. E ottima sceneggiatura. Oltre a un cast di ragazzi che mostrano se stessi in modo assolutamente veritiero e naturale. Tre giornate per crescere. Chi è adolescente si riconosce, chi ci è già passato guarda a quel periodo con lieve e divertita tenerezza.