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Anonimo veneziano

Esordio alla regia dell’attore Enrico Maria Salerno premiato con un enorme (addirittura esagerato) successo di pubblico. A Venezia, un suonatore d’oboe sa di essere affetto da un male incurabile e chiede alla moglie, da cui da tempo è diviso e che vive in un’altra città, un ultimo incontro. La donna dapprima diffida del marito, poi acconsente. Insopportabilmente melenso, il film è una sorta di versione nostrana di
Love Story
realizzata quasi in contemporanea con la fortunata pellicola di Arthur Hiller. Famosissimo il tema settecentesco di Benedetto Marcello.
(andrea tagliacozzo)