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Ricette d’amore

Martha (Martina Gedeck) è una cuoca in un ristorante francese di lusso in una fredda Amburgo. Tutta la sua vita è il suo lavoro, il suo regno è la cucina e se qualcuno ha il coraggio di criticare i suoi manicaretti si arrabbia terribilmente. La sua datrice di lavoro la obbliga ad andare in analisi da uno psicologo, ma anche durante le sedute Martha continua a parlare di ricette e di novelle cousine, anche perché non crede di avere bisogno di un analista. Gli uomini li ha esclusi dalla sua vita. Un giorno tutto viene stravolto da un incidente: sua sorella muore e lei si deve accollare la responsabilità della nipotina di otto anni, rimasta orfana. Come se non bastasse, al ristorante viene assunto come aiuto cuoco un italiano, Mario (Sergio Castellitto), molto bravo ed esuberante. In pochi giorni Martha si vede crollare tutte le certezze e si ritrova in mezzo a una bufera. La nipotina ha difficoltà a superare il lutto e la fragilità della zia certamente non l’aiuta. Da parte sua Martha inizia a cedere, sia alla bambina che a Mario, per poi trovare la via per un mondo fatto di sentimenti. Un film ben scritto e ben diretto, in cui l’arrivo di Sergio Castellitto, dopo circa mezzora, cambia completamente il ritmo, dando maggiore brillantezza. La psicologia dei personaggi è ben curata, a parte gli scivoloni banali della descrizione dell’Italia e degli italiani, infarcita di luoghi comuni e stereotipi anni Sessanta. Il personaggio di Castellitto ricorda, per certi versi, l’Al Pacino di
Paura d’amare
e non solo per l’ambientazione nel ristorante. Da ascoltare con attenzione il motivo centrale del film,
Country,
di un eccezionale Keith Jarrett.
(andrea amato)