L

La costola di Adamo

Marito e moglie, entrambi avvocati, sono rispettivamente accusatore e difensore di una donna che ha sparato – senza peraltro ucciderlo – al marito fedifrago. Le schermaglie processuali si intrecciano con quelle private, e la vicenda diventa un’occasione per riflettere finalmente sul matrimonio. Tarda commedia sofisticata di Cukor, con la coppia Tracy-Hepburn al suo meglio. Forte del suo contorno forense, è una delle partiture più «speculative» donate a Cukor da un altro magnifico duo, gli sceneggiatori Garson Kanin e Ruth Gordon (anche loro marito e moglie nella vita). La superba sobrietà cukoriana si mostra qui in un rigore da manuale per rispetto dei tempi comici, finezza di osservazione, gioco sul fuori-campo. Basti ricordare le sequenze in tribunale, i lunghi piani fissi o il gioco sugli spazi in cui è divisa la casa; oppure, ancora, la geniale trovata della proiezione del filmino familiare, che ha una sorta di pendant nei siparietti coi burattini che scandiscono le scene. Temibile e fascinosa la Hepburn, mai così autoironico Tracy, perfetta anche l’altra coppia Tom Ewell-Judy Holliday.
(emiliano morreale)