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Quando la moglie è in vacanza

Come un etnologo, Wilder racconta il maschio americano. Ma sarebbe niente: porta la commedia dove nessun altro l’ha più portata: alla diagnosi impietosa del rapporto tra individui e merci, tra sogni di cartone e meccaniche di potere. Tom Ewell di mestiere fa l’erotizzatore di romanzi, ed è succube – prima che del matrimonio – di film, romanzi, musiche, fotografie, film che Wilder sciorina, parodizza, rifà (Rachmaninov, Da qui all’eternità) col gusto sadico e quasi postmoderno di chi sa, almeno da Viale del tramonto , che la commedia e il cinema americano sono morti. Cosa succede quando in questo mondo irrompe una vera Marilyn? Qui Billy Wilder si scatena in una messinscena che usa la Monroe come uno strumento perfetto per entrate, uscite, sonorità, ma da grande maestro cinico le regala anche un paio di momenti di appena accennata malinconia. (emiliano morreale)