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Palle al balzo

Peter è il proprietario di una palestra in disarmo, frequentata da sfigati come lui e a forte rischio di chiusura. Un’importante catena di palestre, gestita dal perfido White Goodman, vorrebbe infatti impadronirsi dei locali per aprire una nuova filiale. Servono cinquantamila dollari e l’unico modo per ottenerli è quello di vincere il grande torneo di palla prigioniera in programma a Las Vegas. Gli avversari, però, sono assai agguerriti.

Palla avvelenata, palla prigioniera o, come dicono negli Stati Uniti, Dodgeball. Comunque lo si chiami, un classico dei giochi da ora di educazione fisica o ricreazione scolastica. L’esordiente Rawson Marshall Thurber, 29 anni, ha pensato bene di farne un film che replica senza troppa fantasia le dinamiche di classici (si fa per dire) come
La rivincita dei Nerds.
Sfigati contro palestrati, insomma, e si capisce subito come andrà a finire, senza neanche ridere più di tanto. Peccato, perché l’idea di parodiare i film sportivi attraverso uno sport normalmente non riconosciuto come tale era tutto sommato originale e la presenza di un peso massimo del demenziale come Ben Stiller lasciava ben sperare. Numerosi i cameo che punteggiano la pellicola: William Shatner (il capitano Kirk di Star Trek), David Hasselhoff (protagonista di
Supercar
e
Baywatch
qui appropriatamente impiegato nel ruolo di bagnino) e Lance Armstrong, campionissimo del ciclismo.
(maurizio zoja)