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La sposa turca

Amburgo: per sfuggire alla rigida morale della famiglia musulmana, la ventenne Sibel convince lo spiantato e alcolizzato Cahit a sposarla; ma quando tra i due nasce l’amore, l’uomo finisce in galera per un omicidio accidentale e lei si trasferisce a Istanbul, scivolando nell’inferno dell’alcol e del sesso occasionale: cosa succederà quando Cahit, scontata la pena, tornerà a cercarla?

Un melodramma che sarebbe piaciuto a Fassbinder e che racconta un mondo di disagiati e non-riconciliati, dove la volgia di ribellarsi alla società imbocca strade autodistruttive. Ambientato all’interno della comunità turca stabilitasi in Germania e puntegiato “brechtianamente” dalle esecuzioni di un complesso in riva al Bosforo, il film legge nei casi di una coppia mal assortita l’esemplarità di una parabola capace di tirare i fili tra passato e presente, tra Germania e Turchia. Davvero straordinaria la prova dei due attori principali.