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Ingannevole è il cuore più di ogni cosa

Dopo essere stato allevato da quelli che crede essere i suoi veri genitori, Jeremiah scopre che in realtà sua madre è Sarah, una ragazza poco più che adolescente che, dopo averne ottenuta la tutela, lo porta con sé in un viaggio senza meta durante il quale i due incontrano un’umanità fatta di vagabondi e avventurieri, molti dei quali tossicodipendenti. Subirà molestie sessuali, fisiche e psicologiche.
Tratto dall’omonimo romanzo di J.T. Leroy, opera dal forte sapore autobiografico, il nuovo film di Asia Argento punta sulle forti emozioni suscitate dalla storia raccontata dallo scrittore americano. La trasposizione cinematografica di pagine già di per sé disturbanti non fa che accentuarne gli elementi utili a spiazzare lo spettatore, sballottato assieme ai protagonisti in motel, diner e squallide camere popolate da sgradevolissimi personaggi. Il tutto raccontato dalla voce di un bambino, innocente all’inizio del viaggio ma inevitabilmente segnato da incontri, violenze e avvenimenti di cui è vittima o testimone. Il luogo comune del «pugno nello stomaco» ben si adatta a descrivere quello che la regista definisce «un film sui bambini per i grandi». Il cinque per cento degli incassi verrà devoluto a Telefono Azzurro, associazione che si occupa di far sì che episodi come quelli raccontati nel film avvengano il meno possibile. Nonostante la sua crudezza, il film, senz’altro il migliore della Argento regista, uscirà nelle sale senza nessun divieto ai minori. (maurizio zoja)