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Grizzly Man

«Docudramma» realizzato dal regista tedesco-americano Werner Herzog per rendere omaggio alla figura controversa di Timothy Treadwell. Costui, nell’estate del 1990 e fino alla sua morte, avvenuta nel 2003, trascorse molti mesi l’anno in completa solitudine, a contatto, pur senza avere alcuna competenza specifica, con la nutura selvaggia dell’Alaska e i suoi abitanti più famosi, gli orsi grizzly. Convinto di battersi per la loro salvaguardia, l’uomo era irresistibilmente attratto da questi poderosi animali, tanto da voler entrare a far parte della loro “famiglia”. Un’utopia che purtroppo costò la vita a lui e alla sua compagna, Amie Huguenard, entrambi sbranati da un esemplare maschio durante un periodo di penuria di cibo. Il documentario si è aggiudicato l’edizione 2005 del Sundance Festival, la manifestazione cinematografica riservata alle produzioni indipendenti, fondata da Robert Redford.

La recensione

Una delle potenzialmente infinite varianti del genere documentario che solo un geniale regista anarcoide come Herzog poteva e potrà realizzare (e ancora una volta rendiamo onore a Fandango che distrib