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Welcome to Los Angeles

Questa descrizione di sudcaliforniani persi e soli che riescono a relazionarsi solo in brevi momenti tra le lenzuola è occasionalmente intrigante, ma impallidisce al confronto con altri — e migliori — lavori di Rudolph. Grande nota negativa: la musica di Baskin, che diventa presto monotona. Prodotto da Robert Altman.