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Senza destino

Durante la seconda guerra mondiale un adolescente ebreo ungherese (Nagy) viene prelevato da un autobus e spedito nei campi di sterminio nazisti. Senza analizzare la sua situazione o angustiarsi per le sciagurate circostanze il ragazzo si adatta a uno schema di vita tra gli orrori di Auschwitz e Buchenwald. Il debutto alla regia del direttore della fotografia Koltai è una potente e sensibile trasposizione del romanzo semiautobiografico del vincitore del premio Nobel Imre Kertész, anche se a volte l’approccio del cineasta è un po’ troppo lirico. Kertész è anche autore della sceneggiatura. Panavision.