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Riprendimi

Una piccola troupe, composta da un cameraman e un fonico, sta girando un documentario su una giovane coppia, Giovanni e Lucia, lui attore, lei montatrice. L’intento è quello di mostrare l’aspetto meno conosciuto della vita dei lavoratori dello spettacolo, quello dell”insicurezza economica e del precariato.La precarietà però non è solo economica, ma anche affettiva, tant’è che Giovanni, in un momento di crisi dal sapore adolescenziale, lascia la moglie e il figlio piccolo e se ne va di casa, alcuni giorni dopo l’inizio delle riprese. I due documentaristi sono presi alla sprovvista: da veri registi indipendenti, per poter fare questo documentario hanno subaffittato casa e dormono in auto, ma ora che la coppia su cui era basata la loro storia non esiste più non sanno bene cosa fare. Decidono di andare lo stesso avanti con il film e di usare la separazione per raccontare quanto l’instabilità lavorativa influenzi anche la sfera affettiva della vita. Per continuare il loro lavoro, il cameraman, Eros, e il fonico, Giorgio, sono costretti a dividersi, proprio come Giovanni e Lucia: il primo seguirà e filmerà la vita di lei e l’altro quella di lui.