Postino suona sempre due volte, Il
22 Novembre 2013
Adattamento oltremodo sgradevole del romanzo di James S. Cain dell’era della Depressione su uno sbandato e una sensuale giovane donna che cospirano per liberare lei da un matrimonio senza amore. La sceneggiatura di David Mamet sarà anche più fedele a Cain rispetto alla versione del 1946, ma a chi importa? Nonostante le scene di sesso molto tese (più violente che non erotiche), è noioso e dimenticabile. La cupa fotografia è di Sven Nykvist.
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