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Porcile

Nel primo episodio un giovane — cannibale, stupratore, assassino — che vive alle falde di un vulcano viene condannato dalla società a essere dato in pasto a bestie feroci; nel secondo il figlio di un ricco industriale, nella Germania del dopoguerra, indeciso se andare a lavorare con lui oppure unirsi alla contestazione, sceglie di andare a vivere in mezzo ai maiali, coi quali si accoppia e dai quali verrà mangiato. Esagerata e violenta parabola sui mali della società — che respinge chi non è omologato — così esplicita, anche se intenzionalmente, da diventare grottesca.