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Morte e la fanciulla, La

Fluida trasposizione cinematografica del testo teatrale di Ariel Dorfman, che mette in scena tre personaggi che si muovono principalmente all’interno di un’unica stanza. Una donna nevrotica, in passato vittima di torture e di abusi sessuali, si ritrova in casa la possibilità di farsi giustizia. Nonostante l’interpretazione a tratti sopra le righe della Weaver contribuisca a una parte centrale traballante, Polanski riesce a farsi carico della difficile atmosfera claustrofobica. Eccezionale Kingsley nel ruolo di un fisico che vive la più grande sorpresa della sua vita allorché finisce in un’isolata casa sul mare (presumibilmente in Cile) durante una gita notturna.