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Love Serenade

Bizzarra black comedy su un’estetista depressa e appiccicosa (Frith) e la sua giovane sorella isolata (Otto) che si contendono le attenzioni di un egocentrico deejay alla moda (Shevtsov), che sembra l’unico buon partito in città. Spesso intenso e d’umorismo anglosassone, ma il finale non soddisfa. Vale la pena di vederlo per le interpretazioni, specialmente quella della Otto, un compendio di comici tic corporei da paranoici. Il titolo del film viene dalla canzone di Barry White, una delle tante presenti nella bella colonna sonora anni Settanta. Scritto dal regista. Super 35.