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Lingua del santo, La

Apologo aspro e divertente a un tempo sul Veneto operoso ma senza qualità che il regista ben conosce (essendovi nato). L’odissea di due spiantati, Antonio (Albanese), ex rugbista famoso per essere l’unico a giocare con la sigaretta in bocca, e Willy (Bentivoglio), quarantenne (ex) di belle speranze, senza lavoro, senza donna e senza dignità. I due drop out tirano a campare tra giornate trascorse in ozio al bar Antille di Padova e piccoli furti. Fino a che non capita loro il colpo della vita: la preziosa reliquia del santo, venerato non solo nella città patavina, ma anche nel lontano Portogallo e nelle steppe percorse dai rom, è a portata di mano… Il film, uno dei meglio riusciti di Mazzacurati, è stato presentato in concorso a Venezia 2000.