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La locanda della felicità

Stavolta il regista di Lanterne rosse e Vivere la butta in farsa: uno sciupafemmine ultracinquantenne (Zhao) prende una sbandata per la figliastra cieca della sua ultima fiamma (Dong Jie), sempre pronta a tormentarla. Con l’aiuto degli scapestrati amici, acquisterà un magazzino abbandonato spacciandolo per una locanda di sua proprietà alla ragazza; “assolderà” poi quest’ultima come massaggiatrice in cambio di denaro falso, diffondendo il suono del traffico stradale nell’ambiente mentre lei si produce in casti massaggi sui falsi clienti del locale. Sentimentale ma senza esagerare, il film misura le emozioni fino a una conclusione malinconica e commovente.