K

Kismet

Colman tenta di trovare un cambio di passo interpretando il “re dei mendicanti”, un mago scaltro la cui figlia è corteggiata da un giovane e bel califfo, in questo racconto dalla trama pesantemente alla Mille e una notte. Passabilmente divertente ma niente di speciale, malgrado l’opulenta produzione Mgm. La migliore è la Dietrich, con il tono scherzoso e il corpo dipinto d’oro per una famosa scena di danza. Il soggetto era già stato portato sullo schermo in precedenza nel 1920 e nel 1930; rifatto nel 1955 a seguito della versione musical di Broadway. Rititolato Oriental Dream.