F

Follia di Henry, La

Hartley va completamente fuori bersaglio raccontando la storia improbabile del timido spazzino Simon Grim (Urbaniak) e del personaggio del titolo (Ryan), uno spirito libero che lo incoraggia a improvvisarsi poeta. Ne esce una pellicola allegorica che, nei suoi momenti migliori, suona come un’ode all’anticonformismo e al “carpe diem”, ma risulta discontinua e a tratti indigeribile. Scritto dallo stesso Hartley.