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Dannati dell’oceano

Il corpulento fuochista di una nave (Bancroft), sotto l’effetto del vino, sposa la ragazza con aspirazioni suicide che aveva salvato; prima la dà per scontata, ma poi si accorge di amarla veramente. Un concorrente di Aurora per i vertici del cinema muto dal punto di vista visivo, sebbene le tinte fumose delle banchine portuali di von Sternberg possano essere apprezzate appieno solo su grande schermo. La colonna sonora all’organo di Gaylord Carter nella versione homevideo è una perla notevole.