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Catastrofi d’amore

Due coppie di quarant’anni vivono a Francoforte sull’Oder la loro infelice esistenza. Ellen e Uwe hanno due figli, lei lavora in una profumeria e lui ha un chiosco in pieno centro. Chris e Katrin, invece, si sono sposati da poco, per Chris è il secondo matrimonio e lavora nella radio locale, mentre Katrin al parcheggio dei tir. Ellen e Chris, quasi involontariamente, si avvicinano molto e, più per uscire dalla tristezza dei loro rapporti che per amore, finiscono a letto insieme. La relazione adulterina viene scoperta e questo dramma riesce a scuotere le vite di tutti i protagonisti. Le loro esistenze, dopo anni di apatia, riescono a smuoversi ed emergono domande a cui non sono mai state date risposte. Premiato con l’Orso d’Argento Gran Premio della Giuria al Festival di Berlino, Catastrofi d’amore è realizzato in digitale, senza sceneggiatura. Proprio così, il regista ha deciso di lasciare libero spazio agli attori, per poi lavorare di taglia-e-cuci in fase di montaggio. Un bell’esperimento, un film molto realistico, con le psicologie dei personaggi efficaci e credibili. Una storia normale, vissuta in modo normale e quotidiano, per una pellicola realizzata in maniera originale. Non manca di humour e ironia e il ritmo regge i 105 minuti del film. (andrea amato)