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Amore che vieni, amore che vai

Genova, 1963. Tre uomini. Un contrabbandiere di origine francese, Bernard, passato dalla resistenza alla malavita marsigliese. Uomo di mondo, disincantato, vive organizzando soltanto “colpi grossi”. Un giovanissimo “pappone per caso”, Carlo, sognatore e indolente, tanto indolente da portarsi dietro sua madre, la signora Lina, nel serale giro di controllo delle prostitute, delle “ciccine”. Un pastore sardo, Salvatore, membro dell’anonima sequestri, rifugiatosi a Genova per rifarsi una vita, dopo cinque anni di dura detenzione. Bernard coinvolge Carlo e Salvatore in un “colpo grosso”, tanto grosso da poter cambiare la loro vita per sempre. La loro strada è attraversata da due donne: Veretta, una timida prostituta che vuole cambiare, che vuole dare una svolta alla propria vita, e per questo si unisce a Salvatore, prima suo occasionale cliente e poi suo marito; e Maritza, una giovane fiorentina, tanto affascinante quanto sfuggente, che farà perdere la testa a Carlo.