V

Vincere

Benito Mussolini è alla direzione dell’Avanti quando incontra Ida Dalser a Milano. Egli è un ardente agitatore socialista impegnato a guidare le folle verso un futuro di emancipazione sociale. Ida crede fortemente nelle sue idee: Mussolini è il suo eroe. Per lui, per finanziare la fondazione del Popolo d’Italia, vende tutto: appartamento, salone di bellezza, mobilio, gioielli. Allo scoppio della guerra, Mussolini si arruola e scompare dalla vita della donna. Ida lo rivedrà in un ospedale militare, immobilizzato e accudito da Rachele, appena sposata con rito civile. Furente si scaglia contro la rivale, rivendicando di essere lei la vera moglie, di avergli dato un figlio, ma viene allontanata a forza. Disconosciuta, sorvegliata, pedinata, Ida non si arrende, protestando la sua verità. Rinchiusa in manicomio lei – in un istituto il bambino – per oltre undici anni, tra torture e costrizioni fisiche, non ne uscirà mai più e mai più rivedrà suo figlio, a cui toccherà la stessa disperata sorte di esistenza cancellata.