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Una pura formalità

In una notte di pioggia, un fuggiasco viene arrestato e condotto in uno sperduto commissariato. Lui afferma di essere lo scrittore Onoff, ma il commissario lo irretisce con una serie di domande e trappole. Onoff si contraddice e non riesce a ricordare, mentre ancora si ignora l’identità della vittima…Il miglior film di Tornatore, il più sotterraneo e anche il più autobiografico. Se l’idea dell’arte è ancora mistificata e la ricerca del sublime un partito preso, mai il cinema di Tornatore è stato così dolorante, così spudorato e morboso (forse solo in
Malèna
, ma con esiti opposti). Straziante, con una sceneggiatura insolitamente compatta senza che venga tirato in ballo il solito folklore siculo, e proprio per questo assai vicina alla grande letteratura isolana di Pirandello, Pizzuto, Bufalino. Un film di morte, un giallo metafisico inconsueto nel cinema italiano.
(emiliano morreale)