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Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan

Clint Eastwood torna per la seconda volta a vestire i panni del tenente Harry Callaghan. Un sindacalista, assolto per insufficienza di prove in un processo che lo vedeva accusato dell’omicidio di un rivale, viene a sua volta ucciso da alcuni misteriosi killer. Il tenente Callaghan sospetta che gli assassini si nascondano tra le fila della polizia. Scritto da John Milius e Michael Cimino, il film è decisamente inferiore al precedente, che era diretto dall’ottimo Don Siegel, ma pur sempre godibile. Interessante notare l’approfondimento che Eastwood riesce a dare al proprio personaggio (che la critica bollò – a torto – come fascista): Callaghan sarà pure individualista, ma rifiuta di unirsi alla banda di giustizieri e preferisce agire, nel bene e nel male, seguendo le regole imposte dalla società.
(andrea tagliacozzo)