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Totally F***ed Up

Ritratto secco e godardiano di un gruppo di adolescenti annoiati e alienati di Los Angeles. Si espongono e parlano di sesso, relazioni, genitori: il loro linguaggio è fitto di espressioni come “grossomatic” e “gagorama”. E sono gay, quindi non manca mai l’avversione all’omofobia. Non male, ma comunque un passo indietro rispetto a The Living End, il film di Araki che aveva spaccato. Araki è autore di sceneggiatura, montaggio, fotografia ed è anche co-produttore.