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The Faculty

Alla Herrington High c’è qualcosa che non va. Se ne accorge un gruppo di studenti: infatti i professori sono degli alieni che vogliono conquistare prima la scuola e poi il mondo, trasformando tutti in individui della loro specie. Sarà una lotta senza tregua.

Delirante ripescaggio della recidiva Cecchi Gori: esce ora in pochissime copie un film di tre anni fa che ormai in ogni parte del globo si trova persino sulle bancarelle dell’usato. Meglio tardi che mai, potremmo dire, ma sta di fatto che l’Italia sembra sempre più un paese del terzo mondo (senza maiuscole). Peccato che pochi riescano a vederlo, questo
The Faculty
, perché si tratta di uno spassosissimo fanta-horror che tritura di tutto: mille film del passato di genere, atmosfere scolastico-liceali, gore sopraffino, interpreti spiritosi e una certa bizzarria politicamente scorretta (la droga come strumento per eliminare il mostro). Rodriguez e lo sceneggiatore Kevin Williamson hanno dalla loro parte scaltrezza e consapevolezza di campo, e riescono a mantenere tutto sui binari mai dimenticati di una serie (da chiamare A o B a seconda dei gusti) che adesso sembra non esistere più.

Non siamo nei dintorni dell’orrore fritto e noioso di
Final Destination
o
Giovani Diavoli
, o di quello insipido e lesso di
Urban Legend
e soci, e nemmeno di quello metacinematografico di
Scream
da cui pure proviene Williamson, che qui ricorda (più che citare) con una gioia sbarazzina che risulta comunque simpatica.
The Faculty
ha intelligenza e brio da vendere, ed è esattamente quello che dev’essere: cinema di puro intrattenimento, che non manipola i meccanismi per creare qualcos’altro ma li utilizza per fortificarsi, come accadeva una volta. E al giorno d’oggi un film capace di irrobustire il genere stesso cui appartiene, con gran ritmo e notevole capacità, è un gioiello da custodire gelosamente.
(pier maria bocchi)