T

Thank You for Smoking

A Nick Naylor (Aaron Eckhart,

Erin Brockovich,
The Black Dahlia
di Brian De Palma, in concorso a Venezia 2006) il proprio lavoro piace. Non è un lavoro facile, ma se l’è scelto lui. Nick è un
lobbysta
al soldo di una multinazionale del tabacco retta con polso di ferro dal Capitano (Robert Duvall). In parole povere, Nick è pagato per difendere l’immagine e le ragioni dei fumatori, anche a costo di prendersi gli insulti delle associazioni antifumo, parare i colpi di un senatore del Vermont (William H. Macy) o essere sequestrato da un gruppo di salutisti-fondamentalisti e quasi mandato al creatore da un’overdose di nicotina. Per rilanciare il mercato calante delle sigarette – che comunque continuano a provocare 1200 morti al giorno – Nick ha l’idea di convincere il più potente tra gli agenti di Hollywood (un Rob Lowe sciroccato che vive come un orientale e dorme solo la domenica) a mettere in cantiere una pellicola che dovrà rinverdire i fasti del cinema dei bei tempi, quando tutti i divi fumavano come ciminiere e la sigaretta era un vero e proprio
status symbol.
Nick porta con sé il figlio adolescente Joey (Cameron Bright), nel tentativo di recuperare un rapporto incrinatosi in seguito alla separazione dalla moglie. Tutto sembra procedere bene, ma il lobbysta pecca di presunzione quando ignora i saggi consigli dei suoi migliori amici, coi quali forma il trio MDM (Mercanti Di Morte): Polly (Maria Bello), portavoce dell’industria degli alcolici, e Bobby Jay (David Koechner), lobbysta delle armi. Cede infatti alle grazie generosamente esibite da una giornalista rampante (Katie Holmes), finendo sbugiardato in prima pagina. Riuscirà a risollevarsi?

La recensione

Lungometraggio d’esordio, ben girato e divertente, sui toni della commedia (Primo Merito) di Jason Reitman – figlio di

Ivan