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Taxi Driver

Palma d’oro come miglior film al Festival di Cannes 1976. Un reduce del Vietnam, disperatamente solo e sofferente d’insonnia, trova lavoro come tassista notturno. Alle prese con i clienti più disparati e con storie quotidiane di ordinaria follia, l’uomo si erge a paladino di una minorenne (Jodie Foster) biecamente sfruttata sul marciapiede. Già fattosi notare con gli eccellenti
Mean Streets
e
Alice non abita più qui
, Martin Scorsese realizza il suo primo, vero capolavoro, disperata e angosciante discesa nella solitudine e negli inferi della violenza urbana. Oltre alla stilizzata regia di Scorsese, straordinaria anche la sceneggiatura firmata da Paul Schrader, che tornerà a lavorare con il cineasta newyorkese in
Toro Scatenato, L’ultima tentazione di Cristo
e
Al di là della vita
. La Foster, appena tredicenne, fu candidata all’Oscar come migliore attrice non protagonista.
(andrea tagliacozzo)