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Tata Matilda e il grande botto

La signora Green è allo stremo delle forze. I suoi tre figli, Norman, Megsie e Vincent, non fanno che litigare, suo marito Rory è al fronte e non si hanno sue notizie da mesi, suo cognato Phil insiste di volere acquistare metà della fattoria di famiglia intestata a Rory e la sua datrice di lavoro, la signora Docherty, si comporta in modo molto strano. Come se non bastasse, i due altezzosi nipoti londinesi, Celia e Cyril Gray, sono arrivati da Londra per passare un periodo non ben precisato alla fattoria e il guardiano del villaggio, il signor Docherty, continua a spaventarla con assurdi discorsi di una fantomatica bomba che potrebbe casualmente pioverle in testa da un momento all’altro. E’ davvero troppo per la signora Green. Lei non lo sa, ma c’è un’unica persona disposta a darle una mano, e questa è Tata Matilda.

Sfortunatamente, la situazione della signora Green è persino più grave di quanto appaia. Phil insiste di aver trovato un acquirente per la fattoria, uno disposto a pagare bene, ma la verità è che deve trovare i soldi per saldare il debito di gioco contratto con l’ambigua signora Biggles che, a sua volta, ha ordinato alla signorina Topsey e alla signorina Turvey, due malviventi locali, di costringere Phil a farsi cedere la fattoria per pagare il debito di gioco, cosa che, se dovesse accadere, provocherebbe la fine dell’intera famiglia Green.