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Su e giù per Beverly Hills

A Los Angeles, un vagabondo che vive ai margini della società tenta il suicidio gettandosi nella piscina di un ricco fabbricante di stampelle. Il barbone, salvato dal provvidenziale intervento dell’industriale, viene ospitato nella splendida villa di questi per un periodo che si rivela più lungo del previsto. Gli ottimi protagonisti e una solida regia riscattano una sceneggiatura tutt’altro che originale (ispirata, tra l’altro, al testo teatrale di René Fauchois e al film di Jean Renoir
Boudu salvato dalle acque
).
(andrea tagliacozzo)