Stay
21 Aprile 2014
Uno strizzacervelli (McGregor) diventa psicologicamente sconnesso quando prende con sé un nuovo paziente, uno studente universitario con gravi disturbi e manie suicide. Questa ambiziosa pellicola gioca coi concetti di tempo, realtà, e coi significati di sanità e malattia mentale, mentre i morti tornano in vita e passato presente e futuro si fondono… ma è tutto alla rinfusa, nonostante alcuni effetti visivi davvero interessanti. Una delusione da Forster (i cui film precedenti erano Neverland — Un sogno per la vita e Monster’s Ball — L’ombra della vita). Si potrebbe aggiungere il ponte di Brooklyn nell’elenco degli interpreti. Super 35.
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