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SDF – Street Dance Fighters

Elgin
(Marques Houston,
nella vita reale membro del gruppo hip-hop IMX) e David
(Omari «Omarion» Grandberry,
dei B2K) sono grandi amici e insieme formano una coppia di
street dancers
tra le migliori del quartiere. Non basta ballare però… Per sopravvivere nel ghetto bisogna anche fare qualche «consegna » per lo spacciatore Emerald
(Michael «Bear» Taliferro).
Ma così si finisce nei guai, e anche grossi. Aggiungi che la tribù di Elgin e David si prende una bella razzolata dai rivali, complice il tradimento di uno dei «fratelli», e che la sorella di Elgin
(Jennifer Freeman)
comincia una storia con David, disapprovata dal fratello. Qui ci vuole un mezzo miracolo… Che arriva puntualmente sotto le spoglie della popputa
Lil’ Kim
(nota cantante hip-hop che interpreta se stessa), in cerca, sotto l’egida di MTV, di un gruppo di ballerini per il suo prossimo video. 50 mila dollari e fama imperitura sono la posta in palio del
contest.
Avviene il miracolo? Avviene, avviene…

Ballano, ballano, ballano. Gli
street dance fighters
ballano agli angoli delle vie, nei vicoli suburbani, nei
playgrounds,
nelle aree dismesse. Ballano e lottano, lottano per la supremazia territoriale, per la donna migliore, per essere riconosciuti e apprezzati nell’ambito della loro
tribù
e anche oltre. Magari nell’intero quartiere. Magari nel mondo, grazie a
MTV.
Eccolo il sogno dei ragazzi dei ghetti. E mica solo dei ghetti di New York, nossignore. La
MTV generation
è il prodotto migliore e più raffinato della globalizzazione. Più raffinato perché sfrutta appieno i meccanismi dello show business, pur mantenendosi in contatto con i giovani, anche quelli che poi sfilano con le bandiere della pace e boicottano le multinazionali. In sé, questo
Street Dance Fighters
(titolo originale
You Got Served)
non è che l’ennesima favola metropolitana, dove, se resisti agli urti di nausea per i dialoghi raffazzonati e la trama esile esile, poi ti diverti. A patto che ti piaccia l’hip-hop e che ne mastichi almeno un po’ di culture giovanili. Sennò… È meglio che vai a vedere un altro film.