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Santa Maradona

Che cosa si fa da grandi? Si va dallo zio a vendere box doccia o si prova a far qualcosa con la propria testa? Alla soglia dei trent’anni un ragazzo torinese, Andrea, trascina la sua esistenza tra casa, fidanzate, colloqui di lavoro, assillo dell’affitto, bar, discoteca, la partita della Juve, qualche furtarello per divertirsi, pizza e videocassetta… Solita roba. Vive con Bart, simpaticissimo fancazzista con pearcing sul sopracciglio, e un terzo amico che torna a casa un giorno pieno di soldi e di droga. Poi chiede ospitalità anche Lucia, indio-napoletana, che ha posato nuda facendo venire un infarto alla madre. Niente stress, apparentemente. Inquietudine, sì. Andrea, mentre è in ritardo per un colloquio, si scontra per strada con una ragazza, Dolores, bella ma non esattamente un’intellettuale, forse nemmeno troppo intelligente, aspirante attrice. La incontra di nuovo. E comincia una storia, con gelosie retroattive, litigi e rappacificazioni. Intanto, un colloquio va male, un altro potrebbe andar bene, ma Andrea dovrebbe trasferirsi a Roma. «No grazie – risponde – devo prima sistemare le cose qui…». Meglio provarci, ad affrontare la vita, o meglio il box doccia?

Commedia generazional-schizzata. Dialoghi serrati, veloci, battute a raffica, come il linguaggio non esattamente da signorine dei quasi trentenni, magari con laurea, senza grandi problemi se non quello di tirare a campare. Sicuramente si ride. Libero Di Rienzo è un’ottima spalla di un ottimo Accorsi. Ma manca la storia, manca l’intreccio, o forse Marco Ponti, al suo esordio alla regia, vuol proprio fare un quadro di questa non-generazione che non-agisce e solo a un certo punto si sveglia e decide di prendere la vita di petto. Qualche banalità, qualche scena già vista (ma perché Accorsi ogni tanto si mette a correre come un dannato, manco fosse la Lola di
Lola corre
?), comunque un film divertente e furbo. Diventerà, complice il bell’Accorsi, un altro cult della stagione? Spiegazione del titolo: il film è girato a Torino, il calcio è solo un particolare, Maradona appare in un filmato solo all’inizio. Dunque,
Santa Maradona
è il titolo di una canzone di Manu Chao, quando cantava con i Mano Negra nel 1994. Maradona, lì, era un santo che vegliava sugli italiani. Ma qui? Lo spettatore se lo domanda scorrendo i titoli di coda (che bisogna fermarsi a leggere anche perché inframmezzati da alcune battute degli interpreti)…