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Rasputin

1916. L’ultimo dicembre dell’Impero Romanov. Un complotto contro l’uomo più misterioso della Russia si stava attuando ad opera di alcuni tra i più noti ed influenti personaggi della corte. Attraverso la narrazione storica si affronta il mistero della vita e della morte del “Santo-Demonio”: Grigorij Efimovi. Rasputin.

La sua figura riemerge dalle accuse di occultismo per essere rivalutata e per confrontare il suo percorso personale al martirio di Cristo. Rasputin, uno dei personaggi più enigmatici e controversi del XX secolo, è il contadino divenuto consigliere dell’ultimo Zar Nicola II di Russia. L’uomo odiato e temuto nei circoli di governo per il suo potere ipnotico nei confronti della coppia imperiale. Un uomo che ha pagato con la vita l’amore verso il potere di coloro che gli erano a fianco.

Si parte dalle ultime e rocambolesche ore della sua vita, dalla morte tanto famosa quanto misteriosa di colui che venne ritrovato nel fiume Moika che attraversava San Pietrogrado, ricoperto da una crosta di ghiaccio e ferito gravemente, col viso sfigurato e le mani legate da una corda, per ricostruire la nascita del suo personaggio e degli uomini intorno a lui.

Descrivendo gli ultimi eredi della dinastia Romanov, ci si spingerà fino alle Sette occultiste dell’antica Russia sulle tracce di uno dei personaggi più inquietanti e controversi del Novecento.