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Proprietà non è più un furto, La

Total (Bucci) lavora in banca ma non sopporta il denaro, non sopporta toccarlo, non sopporta chi ce l’ha e chi lo ruba. Per questo decide di perseguitare un ricco macellaio (Tognazzi) rubandogli tutto ciò che può, anche l’amante (Nicolodi). Portato a ragionare, non recede e viene da lui strangolato. Tentativo poco felice di film politico o di denuncia, ha il suo limite proprio nella verbosità e sfocia nel grottesco. Scritto da Petri con la collaborazione di Ugo Pirro.