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Prigionieri dell’oceano

I superstiti di una nave civile americana, affondata da un sottomarino nazista, si ritrovano su una scialuppa di salvataggio, a bordo della quale viene ospitato anche un altro naufrago di nazionalità tedesca. Un film di difficile realizzazione, tutto ambientato a bordo della minuscola imbarcazione, ma risolto con la consueta abilità dal cineasta inglese, puntando in primo luogo sullo studio psicologico dei personaggi. Finale agghiacciante nella sua totale brutalità. Hitchcock, tra l’altro, riesce a compiere la sua solita fugace apparizione: il regista compare, anche se in fotografia, all’interno di una pubblicità per un prodotto dimagrante. La sceneggiatura (che ebbe anche una candidatira all’Oscar, come regia e fotografia) è firmata anche da John Steinbeck.
(andrea tagliacozzo)