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Napoli milionaria

Al termine del secondo conflitto mondiale, un tranviere torna a casa, a Napoli, dopo un lungo periodo di prigionia in Germania. Ritrova i familiari profondamente cambiati: la moglie ha fatto fortuna con la borsa nera, il figlio traffica con auto rubate e la figlia, diventata una poco di buono, concede le sue grazie ai soldati alleati. Probabilmente la migliore delle regie cinematografiche di Eduardo, che adatta la sua omonima commedia, non priva di momenti umoristici, con una vena di struggente malinconia. Totò, relegato in un ruolo di secondo piano, riesce comunque a rubare la scena ai protagonisti.
(andrea tagliacozzo)