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Miral

La storia ha inizio nel 1948, in una Gerusalemme consumata dalla Guerra. Mentre si reca a lavoro Hind Husseini (HIAM ABBASS) si imbatte in 55 bambini, sono degli orfani che vagano per la strada. Incapace di voltare loro le spalle li porta a casa con sé, per sfamarli e dargli un rifugio. Nell’arco di alcuni mesi, i 55 orfani diventano quasi 2000. Hind decide così di trasformare la sua casa nell’Istituto Al-Tifl Al-Arabi e, in seguito, l’istituto diverrà anche una scuola, il cui scopo è offrire un’istruzione agli orfani e di fungere da simbolo di speranza per tutte quelle ragazze vittime del conflitto Israelo-Palestinese.

Sono trascorsi trent’anni, siamo nel 1978, una bambina di 7 anni arriva all’Istituto in seguito alla morte della madre. E’ Miral (FREIDA PINTO), che crescerà tra le mura protettrici dell’Istituto, completamente ignara delle problematiche che infiammano il paese. All’età di 17 anni, all’apice della resistenza dell’Intifada, a Miral viene affidato il compito di lavorare come insegnante in un campo rifugiati, lì, Miral viene a conoscenza dell’odio, della frustrazione e della guerra che sembrano essere un antico retaggio della sua stessa famiglia. Miral si innamora del fervente attivista politico, Hani (Omar Metwally, Munich, Rendition), e così si ritroverà a dover affrontare un lacerante conflitto interiore, che rispecchia la situazione che si verifica nel paese: combattere come hanno fatto quelli prima di lei, oppure seguire gli insegnamenti di Mama Hind, secondo cui l’istruzione è la chiave che aprirà la strada per la pace.