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Mio Dio come sono caduta in basso

La nobile siciliana Eugenia di Maqueda, allevata dalle suore e cresciuta lontano dal padre, che vive a Parigi, sposa il giovane Raimondo Corrao. Prima che il matrimonio tra i due possa essere consumato, dalla capitale francese giunge una lettera nella quale il padre comunica alla ragazza che il neo marito è in realtà suo fratello. Scritto e diretto dallo stesso Comencini, un film non del tutto riuscito, in gran parte costruito sull’avvenenza della Antonelli.
(andrea tagliacozzo)