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Master & Commander – Sfida ai confini del mare

Durante le guerre napoleoniche, la nave inglese H.M.S Surprise viene attaccata dall’ Acheron, potentissimo vascello pirata francese che minaccia le baleniere del Regno Unito. Il Capitano della Surprise è Jack Aubrey, detto Jack il Fortunato, noto per il coraggio con cui affronta i nemici in battaglia. Lanciatosi all’inseguimento del pericoloso nemico, condurrà l’equipaggio dalle coste del Brasile a Capo Horn, attraverso il ghiaccio del Polo Nord e le bellissime spiagge incontaminate delle Galapagos. La caccia proverà l’abilità di Jack Lucky Aubrey nell’arte della navigazione ma allo stesso tempo porterà in superficie le sue debolezze di uomo: dovrà infatti scegliere se inseguire la gloria o salvare la vita del suo migliore amico, il medico della nave Stephen Maturin.
Master And Commander: Sfida ai confini del mare, è tratto dai romanzi di Patrick O’Brian, in particolare dagli omonimi Master And Commander e Sfida ai Confini del Mare. Gli «Aubrey/Maturin» (così chiamati dal nome dei personaggi principali) sono stati definiti dal New York Times, «i migliori romanzi storici che siano mai stati scritti». A intuire la potenzialità dell’opera di O’Brian fu, circa dieci anni fa, il produttore hollywoodiano Samuel Goldwyn Jr. Il film mescola momenti spettacolari ad altri più riflessivi e drammatici. Tecniche di navigazione, trucchi da lupi di mare, arrembaggi, vita di bordo, superstizioni: tutti gli ingredienti del perfetto romanzo marinaresco. Una manna per gli appassionati del genere. Le tempeste sono state realizzate combinando filmati reali a ricostruzioni al computer. Le navi sono piccoli gioielli. La 20th Century Fox ha addirittura acquistato l’ American Rose, una fregata a tre alberi in legno, riproduzione di una nave del XVIII secolo di cui sono state realizzate altre copie e miniature. Il vascello è stato posizionato in una gigantesca vasca di circa 25mila metri quadrati presso gli studi della Fox a Baja, in Messico, dotata del più grande meccanismo idraulico mai utilizzato per le riprese di un film. Sul piano economico, quindi, Master And Commander non è certo una produzione indipendente, vista anche la presenza di Russell Crowe. Un capitano che combatte come un «gladiatore» e allo stesso tempo vive una dolorosa lotta interna. Da una parte, la salvezza del suo equipaggio e del suo miglior amico, dall’altra la fame di gloria e successo. Per un momento viene accecato da una specie di sindrome napoleonica, è il condottiero che vuole andare avanti a tutti i costi. Poi una virata finale sul piano umano gli fa vincere la corsa più importante. (francesco marchetti)