M

Mare dentro

Un uomo che ha vissuto da tetraplegico per 28 anni si batte per il diritto di morire, ma la sua famiglia — e anche l’avvocato che accetta di rappresentarlo — passa attraverso tutta una gamma di emozioni riguardo la sua lotta e il possibile esito. Raccontato con molta fantasia, con una straordinaria prova di Bardem, Coppa Volpi a Venezia: il dibattito sull’eutanasia rischia però di soffocare i sottotemi più interessanti (l’amore come stato mentale, la lotta contro la vita anziché contro la morte). La drammaturgia si perde nell’effettismo a rischio di kitsch e non esclude il rischio di spettacolarizzare il dolore, dato che espunge gli aspetti più sgradevoli dell’infermità e invita ad abbandonarsi alle lacrime più che a ogni altro sentimento. Vincitore dell’Oscar per il miglior film straniero.