Mamma Roma, Pier Paolo Pasolini, Anna Magnani
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Mamma Roma

Mamma Roma è il secondo film per Pier Paolo Pasolini, in cui tenta di ibridare la straordinaria scoperta/invenzione dell’esordio Accattone con un pezzo di storia del cinema italiano, Anna Magnani. All’epoca il tentativo parve ai più una forzatura, ma oggi Mamma Roma appare davvero uno degli esiti più alti del regista.

La storia – melodrammatica e assolutamente credibile – della prostituta (Anna Magnani) costretta a tornare sulla strada e del suo amore folle e distruttivo per il figlio (Ettore Garofolo) si dipana in una sorta di magico equilibrio, nel quale i «tipi» lukacsiani diventano icone e allegorie.

Alcuni momenti del film sono degni di figurare fra le vette del cinema italiano: basterebbero solo la sequenza iniziale del matrimonio e quella finale, con la contenzione del ragazzo e l’urlo muto della Magnani (che riprende quello celebre di Roma città aperta, cui Pasolini aveva già dedicato una poesia), a fare di questo film un capolavoro.
(emiliano morreale)