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L’ultimo dei vichinghi

Tornato a casa dopo l’ennesima scorreria, Harold, figlio del re dei vichinghi, scopre che il padre è stato ucciso. Sul trono siede lo spietato Sveno, che si è rintanato nel suo inespugnabile maniero. Il coraggioso Harold si presenta al castello dell’usurpatore sotto le mentite spoglie dell’ambasciatore di Danimarca. Dignitosa pellicola d’avventura, tipico prodotto del cinema di serie B italiano. Paradossalmente il punto debole del film sta proprio nei tanto celebrati attori americani (in questo caso Cameron Mitchell ed Edmund Purdom) che si calano

alquanto svogliatamente nei rispettivi ruoli.
(andrea tagliacozzo)